lunedì 14 novembre 2011

Cambiare modalità esistenziale



Sei una madre di famiglia. Sì lo so che non ti ricordi più che una volta eri una ragazza, avevi il tuo cognome originario, un sacco di prospettive interessanti e divertenti, sogni e ambizioni e via dicendo. Adesso ti guardi intorno e vedi quel sacco di pulci del tuo cane, i tuoi due marmocchi prescolari, e tutta una serie di cose che a casa non vanno e vanno fatte, vanno sistemate, e chi ci bada a queste cose se non ci badi tu? Nessuno, c'e' poco da fare. Ti guardi intorno, e una cosa che non vedi c'è, c'e' sempre. E' tuo marito. Lui è uno che sta sempre - oh, dico sempre: sempre - fuori a lavorare. La domenica è diverso, sta fuori con gli amici. Ogni tanto ti guardi allo specchio e ti chiedi se era questo ciò che veramente volevi. Allora guardi il cane, ti si stringe il cuore, ci pensi un attimo e dici di sì. Guardi i tuoi bambini, ti si stringe forte il cuore, ci pensi un attimo e gridi di sì. E poi guardi tuo marito. Meglio: aspetti che sia l'ora di cena, e finalmente guardi tuo marito. Ti si stringe forte il cuore. Sta mangiando una bruschetta. Ci pensi un attimo. Legge un giornale, come se fosse a casa sua. E niente. Ci pensi ancora un attimo. Risponde a un sms. No, non è così che doveva andare. Volevate qualcosa di vostro in cui nessuno potesse entrare. Volevate una prospettiva per i vostri figli. ma vera: generazionale. Che avessero una terra in cui crescere, alimentati, radicarsi.
Non una metropoli in cui sopravvivere snervandosi e soffrendo tutta una serie di cose. E poi volevi un marito che fosse contento di tornare a casa e stare con te e con i bambini. Contento? Felice. E allora vai in camera. Apri l'armadio. Cerchi un vestito. Un vestito vecchio ma tanto bello e tanto tuo. Te l'aveva comprato lui un sacco di tempo fa. Un po' di tempo fa, ecco. E niente: prendi, indossi quel vestito, torni da lui, lui ti guarda con uno sguardo che non vedevi da un po', i bambini intanto parlano ma tu non li senti più. Quel vestito è il tuo Piano B. Al divorzio ci si pensa dopo. In caso. (il piano b edizioni)

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