Eros e divino
Ancora oggi, nonostante numerosi studi lo confermino, si tende a credere, che necessariamente prima del sesso venga sempre l’amore. Questo perché viviamo in una società sessuofoba che considera il sesso sporco e peccaminoso, il quale può essere accettato e purificato, solo se vincolato e preceduto dall’amore. Una sessualità libera e svincolata dall’amore viene demonizzata e fortemente criticata. Nell’immaginario comune , due persone si conoscono, iniziano a frequentarsi, si innamorano e solo dopo possono conoscere le gioie del sesso . Eppure durante l’attività sessuale all’intensificarsi dell’eccitazione e per mezzo dell’orgasmo, il nostro organismo produce ossitocina, “l’ormone dell’amore”, “il collante delle relazioni”, prodotto in una delle parti più arcaiche del cervello, che viene rilasciato dall’ipofisi. Secondo questa prospettiva, sesso e amore sono le due facce della stessa medaglia. E il vivere la propria sessualità liberi da ogni stereotipo può essere considerato un percorso spirituale in quanto generatore d’amore.Il problema è che molti hanno smesso di vivere il proprio corpo. Così diventa sempre più difficile amare la propria corporeità. Sin da piccoli si viene redarguiti se desiderosi di godere del naturale piacere del corpo, a partire dagli innocenti e confortanti tocchi autoesplorativi ai genitali. Il messaggio è : "non devi toccarti" e questo viene tradotto in un considerare il proprio sesso qualcosa di sporco, con la conseguenza indiretta di un rifiuto del corpo e di tutto ciò che le appartiene nella sua interezza. Allora per evitare il senso di colpa si reprime tutto ciò che appartiene al sesso, si mortifica la propria sensualità dirigendosi ad occhi bendati nel mentale, fino a zittire ogni sussulto del proprio essere. Ma è anche grazie al sesso, che si manifesta la nostra anima più genuina, perché l'energia divina dell'eros sconvolge tutte le limitazioni razionali che tengono prigioniera la nostra natura profonda. Allora non occorre fare altro che seguire il desiderio che sorge dentro e lasciarci trasportare soltanto dal piacere. Sta giungendo a noi per consentirci di risorgere, per far germogliare il seme divino che è in noi.
Ascolta
Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu inizi a darmi il tuo parere, non fai ciò che ti ho chiesto.
Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu inizi a spiegarmi perchè non dovrei provare ciò che provo, calpesti la mia sensibilità.
Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu pensi di doverti adoperare per risolvere il mio problema, mi hai frainteso per quanto strano possa sembrarti.
Ascolta! Chiedo soltanto di essere ascoltato. Non parlarmi, non agire...ascoltami soltanto. I consigli? Roba scadente. Con pochi soldi potrai trovarli su qualsiasi rotocalco.
Io posso farcela da solo. Non sono indifeso. Avvilito si, forse anche esitante, ma non sono privo di risorse.
Quando fai per me ciò ch'io potrei fare da me, aggravi i miei timori e il mio senso di inadeguatezza.
Ma quando semplicemente acccetti che io provo ciò che provo, per quanto assurdo possa sembrarti, allora posso smettere di convincere te e adoperarmi per capire cosa cova sotto questo mio sentimento irrazionale.
E quando finalmente colgo l'invisibile anche le risposte si palesano e non mi servono consigli. I sentimenti irrazionali acquistano significato quando si comprende ciò che nascondono.
Forse è per questo che la mia preghiera funziona a volte, con alcuni...perchè Dio è muto e non dà consigli. Non corregge. Lui (o Lei) ascolta soltanto e ti lascia fare il tuo lavoro per arrivare a comprendere da solo.
Dunque, ti prego, ascolta e senti ciò che dico e se anche tu vuoi parlarmi, lasciami finire. Aspetta, tra un attimo sarà il tuo turno e allora sarò io ad ascoltarti.
Lei aveva una macchia bianca sulla pupilla.
Lui non se ne accorse neanche.
Si amarono.
Dopo qualche anno lui si accorse della macchia e chiese:
"Da quando ti è spuntata quella macchia bianca sulla pupilla?"
Lei abbassò il capo e disse:
"Da quando non mi ami più"
(racconto sufi)
Il sesso è piacere, gioia, mai violenza e mortificazione. I condizionamenti della religione, un certo tipo di educazione familiare, la frequente prevaricazione dell'uomo sulla donna, l'hanno privato della sua dimensione evolutiva. E' necessaria una sessualità dove la donna possa esprimere pienamente se stessa e il divino che c'è in lei! Il Divino e Donna
.."la vita puo' cambiare in un momento
mi fa paura e anche se
il pavimento del paradiso sei per me
fai finta che e' normale
non riuscire a stare piu' con me
c'e' soltanto un modo per riprendersi
lasciarsi un giorno e poi dimenticarsi"..
(NICCOLO' FABI)
Se stai attraversando il dolore, il senso di sconfitta e la sofferenza per essere stata/o lasciata/o, se il partner, che è stato tra gli affetti più importanti della tua vita, ha pronunciato la fatidica frase: "prendiamoci una pausa"! Rivolgersi al Counselor può rappresentare la decisione ottimale per trovare o intravedere nuove modalità relazionali.
La maggior parte delle difficoltà relative alla sfera sessuale ha origine nella mente. Il sesso deve essere liberato dalla tirannia dei pensieri coattivi. Per vivere serenamente la propria sessualità.
è necessario creare armonia tra corpo e mente! G.M.
ABITUDINE
Bisogna essere degli spietati cacciatori dell'abitudine, va stroncata sul nascere, prima che riesca a toglierci la gioia di vivere ! G.M.
L’abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene, a subir ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente,cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza e quando scopriamo di averla addosso ogni fibra di noi s’è adeguata, ogni gesto s’è condizionato, non esiste più
medicina che possa guarirci.
(OrianaFallaci)
Padroneggiare una relazione dipende da voi. Il primo passo è diventare coscienti del fatto che ognuno ha il suo sogno personale. Quando sapete questo, potete prendervi la responsabilità della vostra metà del rapporto. E’ più facile controllare la vostra metà che cercare di controllare tutta la relazione. Se avete rispetto, sapete che il vostro partner, amico, figlio, madre, è completamente responsabile per la sua metà. Se lo rispettate ci sarà sempre pace tra voi, e non guerra. Il passo successivo è quello di sapere cosa è amore e cosa è paura, per diventare coscienti del modo in cui comunicate agli altri il vostro sogno. La qualità della comunicazione dipende dalle scelte che fate in ogni momento. Si tratta di decidere se volete rivolgere il vostro corpo emozionale verso l’amore, o verso la paura. Se scoprite di essere sul sentiero della paura, questa consapevolezza è già abbastanza per darvi la possibilità di spostare la vostra attenzione verso il sentiero dell’amore. Basta vedere dove vi trovate, cambiare la direzione dell’attenzione, e intorno a voi tutto cambierà. Infine, se diventate consapevoli che nessun altro può rendervi felici, perché la felicità è il risultato dell’amore che viene da dentro di voi, sarete maestri della più grande arte dei Toltechi: la Padronanza dell’amore. Possiamo parlare dell’amore, scriverci sopra migliaia di libri, ma in realtà l’amore sarà sempre diverso per ciascuno di noi, perché si tratta di un’esperienza. L’amore non è un concetto, è azione. L’amore in azione può produrre soltanto felicità. La paura in azione non produce altro che sofferenza. L’unico modo di padroneggiare l’amore è quello di praticarlo. Non c’è bisogno di giustificare il vostro amore, o di spiegarlo. Basta soltanto praticarlo. La pratica crea il Maestro. (Don Miguel Ruiz – Il sentiero dell’Amore)
Il tradimento di sè
Si può fare a meno di tradire e di esserne vittime? Il tradimento è deprecabile alla nostra coscienza che ci impone "lealtà". Ma, a volte, è un'esperienza ineludibile . Allora il tradimento diventa strategia necessaria affinchè la nostra mente, ancora bloccata in una sorta di limbo incosciente e ripetitiva, sia iniziata all'arcano dell'eros e dell'esistenza. Tradire ed esserne vittime si trasforma in un cammino irto di sconfitte , precizi e risalite, ma vuol dire anche riappropriarsi della propria individualità, per ricostruirsi come individui liberi da regole e dettami autoimposti, che a volte ci impediscono di essere felici. Giuseppe Mirabella
La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale.
Si può fare a meno di tradire e di esserne vittime? Il tradimento è deprecabile alla nostra coscienza che ci impone "lealtà". Ma, a volte, è un'esperienza ineludibile . Allora il tradimento diventa strategia necessaria affinchè la nostra mente, ancora bloccata in una sorta di limbo incosciente e ripetitiva, sia iniziata all'arcano dell'eros e dell'esistenza. Tradire ed esserne vittime si trasforma in un cammino irto di sconfitte , precizi e risalite, ma vuol dire anche riappropriarsi della propria individualità, per ricostruirsi come individui liberi da regole e dettami autoimposti, che a volte ci impediscono di essere felici. Giuseppe Mirabella
La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale.
In una relazione puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio.
Cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia.
Finché dura, l'amore è in bilico sull'orlo della sconfitta.
Man mano che avanza dissolve il proprio passato;
non si lascia alle spalle trincee fortificate in cui potersi ritrarre
e cercare rifugio in caso di guai.
E non sa cosa lo attende e cosa può serbargli il futuro.
Non acquisterà mai fiducia sufficiente a disperdere le nubi e debellare l'ansia.
L'amore è un prestito ipotecario fatto su un futuro incerto e imperscrutabile. (Baumann, L'amore liquido, Laterza 2006)
Questo amore (J.Prevert)
Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore cosí bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro di sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che impauriva gli altri Che li faceva parlare Che li faceva impallidire Questo amore spiato Perché noi lo spiavamo Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Questo amore tutto intero Ancora così vivo E tutto soleggiato E' tuo E' mio E' stato quel che è stato Questa cosa sempre nuova E che non è mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda e viva come l'estate Noi possiamo tutti e due Andare e ritornare Noi possiamo dimenticare E quindi riaddormentarci Risvegliarci soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognare la morte Svegliarci sorridere e ridere E ringiovanire il nostro amore è là Testardo come un asino Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Sciocco come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino Ci guarda sorridendo E ci parla senza dir nulla E io tremante l'ascolto E grido Grido per te Grido per me Ti supplico Per te per me per tutti coloro che si amano E che si sono amati Sì io gli grido Per te per me e per tutti gli altri Che non conosco Fermati là Là dove sei Là dove sei stato altre volte Fermati Non muoverti Non andartene Noi che siamo amati Noi ti abbiamo dimenticato Tu non dimenticarci Non avevamo che te sulla terra Non lasciarci diventare gelidi Anche se molto lontano sempre non importa dove Dacci un segno di vita Molto più tardi ai margini di un bosco Nella foresta della memoria Alzati subito Tendici la mano E salvaci.
Questo amore (J.Prevert)
Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore cosí bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro di sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che impauriva gli altri Che li faceva parlare Che li faceva impallidire Questo amore spiato Perché noi lo spiavamo Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Questo amore tutto intero Ancora così vivo E tutto soleggiato E' tuo E' mio E' stato quel che è stato Questa cosa sempre nuova E che non è mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda e viva come l'estate Noi possiamo tutti e due Andare e ritornare Noi possiamo dimenticare E quindi riaddormentarci Risvegliarci soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognare la morte Svegliarci sorridere e ridere E ringiovanire il nostro amore è là Testardo come un asino Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Sciocco come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino Ci guarda sorridendo E ci parla senza dir nulla E io tremante l'ascolto E grido Grido per te Grido per me Ti supplico Per te per me per tutti coloro che si amano E che si sono amati Sì io gli grido Per te per me e per tutti gli altri Che non conosco Fermati là Là dove sei Là dove sei stato altre volte Fermati Non muoverti Non andartene Noi che siamo amati Noi ti abbiamo dimenticato Tu non dimenticarci Non avevamo che te sulla terra Non lasciarci diventare gelidi Anche se molto lontano sempre non importa dove Dacci un segno di vita Molto più tardi ai margini di un bosco Nella foresta della memoria Alzati subito Tendici la mano E salvaci.
pensai che t'avrei pianto e conservato
la tua solitaria immagine nel mio cuore,
scolpita in una canzone dorata.
Ma,ahimè,il tempo fugge. La gioventù passa presto,i giorni di primavera
trascorrono rapidi,i fragili fiori muoiono in un soffio,
e il saggio mi avverte che la vita non è
che una goccia di rugiada su una foglia di loto.
Dovrei trascurare tutto questo,ricordando
solo quella che m'ha abbandonato?
sarebbe assurdo e inutile perchè il tempo fugge. Venite,allora,mie notti piovose,con rapidi,
piccoli passi;sorridi mio autunno d'oro;vieni
spensierato aprile;datemi i vostri baci.
Tu vieni,e tu,e anche tu!
Amori miei,sapete che siamo mortali!
Non sarebbe follia spezzare il mio cuore
per una che mi tolse il suo?Il tempo fugge. E' dolce sedersi in un angolo e scrivere
in rima che tu sei il mio mondo.
E' eroico alimentare il proprio dolore
e rifiutare ogni conforto.
Ma un viso fresco mi guarda dal limitare della porta
e fissa i suoi occhi nei miei. Asciugo le mie lacrime e cambio tono della mia canzone.
Perchè il tempo fugge." TAGORE
Ricominciare da capo
che mi hanno reso infelice.
Te lo chiedo perche'
non si radichi il risentimento, non si alimenti la rabbia, non si arrivi a una separazione, non finisca la tenerezza, non sparisca la dolcezza, non diminuisca l'amore.
Per favore ascoltami
Senza rispondere, senza difenderti, senza interrompermi.
Lascia passare qualche giorno, e poi dimmi che cosa pensi, che cosa senti.
Io ascoltero': ascoltero' attentamente.
Per favore, lascia che ti parli delle tue belle parole e comportamenti che che ho molto apprezzato
e che mi hanno reso felice.
Te lo chiedo perche'
l'amore cresca, si alimenti la tenerezza, aumenti la dolcezza, sia nutrita la gioia.
Senza rispondere, senza difenderti, senza interrompermi.
Lascia passare qualche giorno,
e poi dimmi che cosa pensi,
che cosa senti.
Io ascoltero':
ascoltero' attentamente.
bill menza Plum Village, France September, 1996
La pratica del ricominciare da capo ebbe origine in India, ai tempi vedici, circa 5.000 anni prima di Cristo. Venne ritualizzata nella cerimonia della Pavarana Purnima (plenilunio al termine della stagione delle piogge).
Pavarana significa invito.
La pratica da' a una famiglia o a una comunita' un'occasione per radunarsi e comunicarsi le esperienze in un contesto di consapevolezza e reciproco sostegno.
Si mette in atto con profonda attenzione a cio' che si dice e si ascolta.
Lo scopo e' promuovere la condivisione a cuore aperto dei sentimenti per
superare le difficolta' che insorgono tra le persone.
Lo scopo e' ristabilire l'armonia nelle famiglie o nelle comunita'.
Lo scopo e' esprimere o rivelare i propri dispiaceri, le ferite o le
mancanze subite in modo salutare, cosicche' si possa davvero ricominciare da capo.
Comincerai riconoscendo le qualita' positive dei presenti, annaffiando i loro fiori. Non e' adulazione, ma incoraggiamento delle cose meravigliose che vediamo gli uni negli altri.
Quindi potrai esprimere dispiacere per le mancanze che hai commesso tu.
E' una buona opportunita' per rimuovere i dispiaceri causati dalla tua sventatezza.
Puoi anche invitare gli altri a commentare le tue mancanze di cui non sei cosciente.
Infine potrai esprimere i tuoi dispiaceri e dare parole al tuo dolore causato dagli altri.
Quando una persona parla, nessun altro parla o interrompe,
e le viene dato tutto il tempo di cui sente di aver bisogno.
Si ascolta senza aspettare di rispondere.
Si ascolta con profonda attenzione, in modo che la sofferenza di chi parla possa essere trasformata dall'ascolto. Non si accusa e non ci si sente accusati. Se vengono proferite
recriminazioni non si cerca di replicare ne' di negare. Si ascolta, con
attenzione, a cuore aperto. Non e' di risposte che abbiamo bisogno, ma di ascolto profondo.
(tradotto dall'inglese da Flavio Pelliconi)
estrapolato da : http://it.groups.yahoo.com/group/risveglio/message/89
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali sono solo un avvenimento che mi dice di non vivere contro la mia verità. Oggi so che questo si chiama AUTENTICITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io. Oggi so che questo si chiama RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere. Oggi so che questo si chiama MATURITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre e in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene. Da allora ho potuto stare tranquillo. Oggi so che questo si chiama RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi. Oggi so che questo si chiama SINCERITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato da tutto ciò che non mi faceva bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi tirava verso il basso, allontanandomi da me stesso. All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è AMORE DI SE’.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E così ho commesso meno errori. Oggi mi sono reso conto che questo si chiama SEMPLICITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di continuare a vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui TUTTO ha luogo. È la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo PERFEZIONE. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l’intelletto è diventato un compagno importante. Oggi a questa unione do il nome di SAGGEZZA DEL CUORE.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri, perché perfino le stelle a volte si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.