La Paura





La parola crea tutto quello che viene manifestato ; non può esistere amore o paura se prima non ci sono parole d'amore o di paura. Per questo è necessario modificare il nostre parlare, se vogliamo migliorare la nostra vita. G.M.




"Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci.

Viviamo con l'incubo che da un momento all'altro
tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi.
Con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare.
Paura dei bianchi, dei neri;
della polizia e dei carabinieri;
con l'angoscia di perdere il lavoro
ma anche di diventare calvi, grassi, gobbi, vecchi, ricchi.
Con la paura di perdere i treni e di arrivare tardi agli appuntamenti.
che scoppi una bomba,
di rimanere invalidi;
di perdere un braccio, un occhio, un dente,
un figlio, un foglio.
Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima.
Paura dei terremoti, paura dei virus

paura di sbagliare, paura di dormire;
paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare.
Paura che nostro figlio diventi omosessuale,
di diventare omosessuali noi stessi.
Paura del vicino di casa, delle malattie,
di non sapere cosa dire;
di avere le mutande sporche in un momento importante.
Paura delle donne, paura degli uomini
paura dei germi dei ladri, dei topi e degli scarafaggi.
Paura di puzzare, paura di votare, di volare
paura della folla, di fallire
paura di cadere, di rubare
di cantare,
paura della gente,
Paura degli altri."
(Testo del monologo sulla paura di Fabio De Luigi dal film "Happy family")






Via i sensi di colpa che ci bloccano, via le paure che ci paralizzano e ci avvelenano la vita: dentro di noi abbiamo tante energie belle, lucide e sane. Impariamo a liberarle per poi poter godere a fondo dei piaceri spirituali come di quelli fisici.


Ciò che ci blocca è la paura della paura. Troppo spesso, siamo pre-occupati (occupati prima), al posto di vivere nell'attimo con  totalità! G.M.           
Per combattere la paura ci vuole "coraggio"!                             
Le nostre azioni più coraggiose, infatti, sembrano dipendere dall’attivazione di una particolare area cerebrale situata nella corteccia anteriore, come ha dimostrato una ricerca pubblicata sulla rivista Neuron.

Un gruppo di ricercatori israeliani del Weizmann Institute of Science di Rehovot ha sottoposto una serie di volontari ad alcuni test per valutare quanto fossero spaventati dai serpenti, dopodichè i soggetti sono stati invitati a prendere con le mani alcuni serpenti del grano mentre l’attività del loro cervello veniva analizzata in dettaglio mediante risonanza magnetica.
Dalle analisi è emerso che un’area del cervello chiamata corteccia cingolata subgenuale anteriore (sgACC) si attivava fortemente nei soggetti che decidevano di afferrare il serpente con le mani, sfidando il loro timore. “I nostri risultati presentano una descrizione accurata dei processi e dei meccanismi cerebrali legati a uno degli aspetti più intriganti della mente umana: l’abilità di portare avanti un’azione volontaria in opposizione a una paura in corso, un comportamento che si può definire coraggio”, ha affermato l’autore dello studio Yadin Dudai. Secondo l’autore, questa scoperta potrebbe avere numerosi risvolti clinici ed essere utile a curare molti casi di depressione, ansia o traumi di diverso tipo. Intervenendo sull’attività della corteccia cingolata subgenuale anteriore, infatti, potrebbe essere possibile aiutare i pazienti a superare alcune fobie e a far fronte ad alcune situazioni da loro giudicate insostenibili a causa della paura che provano. Una nuova speranza per contrastare quel senso di terrore di cui sono affette molte persone.
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Fonte: Nili U et al. Fear Thou Not: Activity of Frontal and Temporal Circuits in Moments of Real-Life Courage. Neuron 2010; 66(6):949-62.




Nei casi di stress: accendete un bastoncino di incenso, attivate il brano, sedetevi in una posizione comoda, con gli occhi chiusi, immaginando che ad ogni respiro il cuore si riempia e buon ritorno a "casa"...

   


Combattere la paura.                                    La paura uccide la creatività, la gioia di vivere. La paura è già una piccola morte che conduce alla disgregazione di sè . Bisogna guardare negli occhi la propria paura e permetterle di sfiorarci nel suo passaggio, per scoprire il suo percorso ripetitivo, sempre uguale... farla andare oltre, dove c'è il silenzio, il nulla. Dove ci siamo soltanto noi ! G.M.
La qualità della nostra vita dipende dal tipo di emozioni che viviamo in maniera più consistente. Dobbiamo impare a gestirle e a non esserne prigionieri. Non debbono essere qualcosa che ci capita, ma una nostra creazione ! G.M.





Si dice che un re orientale, una volta, dette l'incarico ai saggi di inventare una frase, che dicesse una verità appropriata in tutti i tempi e le situazioni, senza perdere efficacia.Essi gli presentarono la seguente: "E anche questo passerà" (Abraham Lincoln)


ANSIA? La respirazione addominale ci viene in aiuto:Mettiti comoda/o , prova a chiudere gli occhi e immagina di gonfiare un palloncino quando inspiri e svuotarlo quando espiri.Ripetilo almeno dieci volte consecutive e ricorda, tieni il petto fermo e non alzare le spalle ( effettua delle prove osservandoti allo specchio...). Praticalo come esercizio quotidiano, ovviamente non è una cura, ma può diventare un valido aiuto! G.M.