domenica 29 maggio 2011

Dipendere dall’umore dell’altro

Ti trascini in questa specie di metadone dei sentimenti nella speranza che le cose si aggiustino, ma per questo genere di guasto non c’è cura e non c’è riparazione e, a parte le chiacchiere, non si è mai dato il caso, che nessuno abbia riparato niente del genere, prova a chiedere in giro.



Questo dipendere dall’umore dell’altro, questo fatto che se lei è gentile tu riesci ad arrivare vivo alla fine della giornata e se invece ti tratta con indifferenza sei un uomo distrutto e non riesci a combinare niente e accumuli lavoro e debiti di vario genere è veramente una porcheria, un’ignominia di cui non ci si dovrebbe mai macchiare per nessuna ragione al mondo.


E la faccenda più penosa è che a questo punto l’amore è bello che finito (cosa vuoi amare con una dignità così ridotta) eppure tu è ancora d’amore che parli. sei diventato l’equivalente di un fan di Elvis, un disadattato incapace di vivere nel presente, che nel vestirsi, nel parlare, nel sentir musica, nel leggere, nello scrivere, perfino nell’andare a letto con qualcuno cerca una cosa che ha smesso di esistere, tutto qui.
http://tiascoltoquieora.blogspot.com/p/sesso-amore.html(Diego De Silva - Non avevo capito niente)

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