venerdì 22 giugno 2012

Quanti anni senti di avere ?





Che età avreste se  non sapeste che età avete?                                                                                                                     Pensaci un momento. Chiudi gli occhi e mentalmente abbandona qualunque significato di età associato a ciò che ti e' stato detto.                                                                                                                                                             Quanti anni senti di avere ?

sabato 16 giugno 2012

Quando mamma e papà si separano



Se vi state separando, è necessario spiegare con chiarezza a vostro figlio cosa sta avvenendo: lo aiuterete ad accettare la nuova situazione.
Bisogna che diciate ai vostri figli che avete deciso di separarvi. La separazione per loro rappresenta un evento altamente traumatico.  In questo momento, voi  come coppia dovete darvi tregua e decidere come comunicarlo;  farlo insieme e utile a tranquillizzare i figli.

Fino a 6 anni parole semplici
Se i bimbi hanno meno di sei anni, bisogna spiegare come e quanto cambieranno  le loro abitudini quotidiane, non è necessario soffermarsi sui motivi della separazione ( per loro, data la giovane età, è veramente difficile capire): “mamma e papà non vanno più d’accordo  e hanno deciso di non abitare più insieme”,  “ Papà sta cercando un’altra casa, dove tu potrai andare a dormire tutti i sabati” eccetera.

A  7 anni, dagli sicurezze
Con i bimbi più grandi si può parlare di emozioni (“So che resterai male”) e dire come intendete organizzarvi : il papà lascerà la nostra casa quel giorno, ti accompagnerà in palestra il mercoledì e il venerdì , starà con te un week end si e l’altro no. Le regole vanno rispettate: il papà non deve andare e venire da casa quando vuole. La confusione li angoscia.
La sincerità prima di tutto
E’ sempre meglio specificare che la colpa non è loro: potrebbero illudersi che, facendo i “bravi”, mamma e papà tornino insieme.  Vietato anche fingere che tutto vada bene fino al momento in cui gli parlerete: i bambini intuiscono che le cose non vanno.

DURANTE LA SEPARAZIONE: TRE ERRORI DA EVITARE

1.       Se ce già un nuovo partner, è sbagliato parlarne al bambino o farlo entrare subito in casa. E’ comprensibile il desiderio di ricostituire una famiglia, ma bisogna aspettare. Farglielo conoscere gradualmente, magari uscendo a mangiare una pizza tutti e tre.
2.     Non sparlare mai dell’ex con il bambino: per lui è devastante, ne soffre moltissimo.
3.     Non chiedetegli mai di scegliere se stare con il papà  o con la mamma: per lui è una responsabilità enorme, che non vuole e non deve avere.      
                                                                                                                                                                   

Cambiare prospettiva...

martedì 12 giugno 2012

Compassionevole attenzione



“Mi sorprende sempre come, se solo la lasciate parlare, se solo dimostrate totale e compassionevole attenzione, la gente dice cose di insospettata profondità […]                      Tutti hanno una loro saggezza nei confronti della vita e, se lasciate parlare, questa saggezza viene fuori. Mi ha sempre commosso la possibilità di aiutare le persone ad aiutarsi aiutandole a scoprire la loro verità; una verità la cui ricchezza, dolcezza e profondità forse non hanno mai sospettato. La fonte della guarigione e della consapevolezza è sepolta in profondità dentro di noi, e il vostro compito non è mai, in nessuna situazione, quello di imporre le vostre credenze ma di permettere agli altri di scoprire le proprie.”  Sogyal Rinpoche

lunedì 11 giugno 2012

Aiuto, ho paura di volare!



L’aereo si muove, il motore gira a mille per decollare  e tu inizi a sudare …
Coraggio sei in buona compagnia . Il 52% degli italiani non ama volare o lo fa se ci è costretto.  Esistono  corsi e terapie  per imparare a volare senza paura. Ecco qualche suggerimento estratto dal corso.

Iniziamo con lo sfatare alcuni miti:

Vedere le ali muoversi  può far paura, ma è  assolutamente normale . Le ali hanno le stesse funzioni  delle sospensioni di un’auto, in quanto consentono di mantenere  un’andatura più omogenea.
Il fulmine è innocuo, è una scarica di elettricità statica che di solito esce dalle nuvole per schiantarsi al suolo. In aereo si è al  sicuro perché l’elettricità passa solo al suo esterno e si scarica attraverso dei  dispositivi  posti sulle punte delle ali.
La turbolenza non è altro che uno spostamento irregolare dell’aria: non ha alcun effetto negativo sull’aereo, anche se ai passeggeri crea timore. Può manifestarsi quando due masse d’aria si scontrano, in caso di vento forte, in prossimità di un temporale.  Per ridurre i suoi effetti negativi basta stringere la cintura di sicurezza, rilassarsi contro il sedile e respirare lentamente. E’meglio assecondare i  movimenti dell’aeroplano e non contrastarli

Da dove viene la paura di volare

Il carattere: siamo tutti diversi, c’è chi è più avventuroso e chi è invece più timoroso.
L’influenza da parte degli altri: genitori o persone a noi vicine che hanno la fobia dell’aereo.
L’esperienza diretta: un volo parecchio turbolento può segnare profondamente chi ha già questa paura.
L‘esperienza indiretta: leggere le descrizioni delle tragedie aeree  o guardare film sull’argomento mette ancora più ansia.

Gli esercizi

Controlla il respiro: palpitazione e sudore freddo si combattono respirando lentamente con l’addome. Per esercitarti, sdraiati sulla schiena e appoggia un libro sulla pancia: inspirando il libro si solleva, espirando si abbassa. La giusta frequenza è di 10- 14 respirazioni al minuto.
Usa l’immaginazione: terrore del decollo? Pensando a  quel momento ti vedi in preda al panico e con il fiato corto. Visualizzati, invece calmo e rilassato, sprofondato nel sedile di un mezzo sicuro. Ripeti l’esercizio ogni giorno, per 5 minuti.