sabato 30 giugno 2012
Liberi di andare oltre
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venerdì 22 giugno 2012
Quanti anni senti di avere ?
Che età avreste se
non sapeste che età avete?
Pensaci un momento. Chiudi gli occhi e mentalmente abbandona qualunque
significato di età associato a ciò che ti e' stato detto.
Quanti anni senti di avere ?
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sabato 16 giugno 2012
Quando mamma e papà si separano
Se vi state separando, è necessario spiegare con chiarezza
a vostro figlio cosa sta avvenendo: lo aiuterete ad accettare la nuova
situazione.
Bisogna che diciate ai vostri figli che avete deciso di
separarvi. La separazione per loro rappresenta un evento altamente
traumatico. In questo momento, voi come coppia dovete darvi tregua e decidere
come comunicarlo; farlo insieme e utile
a tranquillizzare i figli.
Fino a
6 anni parole semplici
Se i bimbi hanno meno di sei anni, bisogna spiegare come e
quanto cambieranno le loro abitudini
quotidiane, non è necessario soffermarsi sui motivi della separazione ( per
loro, data la giovane età, è veramente difficile capire): “mamma e papà non vanno
più d’accordo e hanno deciso di non abitare
più insieme”, “ Papà sta cercando
un’altra casa, dove tu potrai andare a dormire tutti i sabati” eccetera.
A 7 anni, dagli sicurezze
Con i bimbi più grandi si può parlare di emozioni (“So che
resterai male”) e dire come intendete organizzarvi : il papà lascerà la nostra
casa quel giorno, ti accompagnerà in palestra il mercoledì e il venerdì , starà
con te un week end si e l’altro no. Le regole vanno rispettate: il papà non
deve andare e venire da casa quando vuole. La confusione li angoscia.
La sincerità
prima di tutto
E’ sempre meglio specificare che la colpa non è loro:
potrebbero illudersi che, facendo i “bravi”, mamma e papà tornino insieme. Vietato anche fingere che tutto vada bene
fino al momento in cui gli parlerete: i bambini intuiscono che le cose non
vanno.
DURANTE
LA SEPARAZIONE: TRE ERRORI DA EVITARE
1. Se ce già un nuovo partner, è sbagliato
parlarne al bambino o farlo entrare subito in casa. E’ comprensibile il
desiderio di ricostituire una famiglia, ma bisogna aspettare. Farglielo conoscere
gradualmente, magari uscendo a mangiare una pizza tutti e tre.
2. Non
sparlare mai dell’ex con il bambino: per lui è devastante, ne soffre
moltissimo.
3. Non
chiedetegli mai di scegliere se stare con il papà o con la mamma: per lui è una responsabilità
enorme, che non vuole e non deve avere.
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giuseppe mirabella
martedì 12 giugno 2012
Compassionevole attenzione
“Mi sorprende sempre come, se solo la lasciate parlare, se
solo dimostrate totale e compassionevole attenzione, la gente dice cose di
insospettata profondità […] Tutti hanno una loro
saggezza nei confronti della vita e, se lasciate parlare, questa saggezza viene
fuori. Mi ha sempre commosso la possibilità di aiutare le persone ad aiutarsi aiutandole a scoprire la loro verità; una verità la cui ricchezza, dolcezza e
profondità forse non hanno mai sospettato. La fonte della guarigione e della
consapevolezza è sepolta in profondità dentro di noi, e il vostro compito non è
mai, in nessuna situazione, quello di imporre le vostre credenze ma di
permettere agli altri di scoprire le proprie.”
Sogyal Rinpoche
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ti ascolto
lunedì 11 giugno 2012
Aiuto, ho paura di volare!
L’aereo si muove, il motore gira a mille per decollare e tu inizi a sudare …
Coraggio sei in buona compagnia . Il 52% degli italiani non
ama volare o lo fa se ci è costretto.
Esistono corsi e terapie per imparare a volare senza paura. Ecco
qualche suggerimento estratto dal corso.
Iniziamo
con lo sfatare alcuni miti:
Vedere le ali muoversi può far paura, ma è assolutamente normale . Le ali hanno le stesse
funzioni delle sospensioni di un’auto,
in quanto consentono di mantenere
un’andatura più omogenea.
Il fulmine è innocuo, è una
scarica di elettricità statica che di solito esce dalle nuvole per schiantarsi
al suolo. In aereo si è al sicuro perché
l’elettricità passa solo al suo esterno e si scarica attraverso dei dispositivi
posti sulle punte delle ali.
La turbolenza non è altro che uno
spostamento irregolare dell’aria: non ha alcun effetto negativo sull’aereo,
anche se ai passeggeri crea timore. Può manifestarsi quando due masse d’aria si
scontrano, in caso di vento forte, in prossimità di un temporale. Per ridurre i suoi effetti negativi basta
stringere la cintura di sicurezza, rilassarsi contro il sedile e respirare
lentamente. E’meglio assecondare i
movimenti dell’aeroplano e non contrastarli
Da
dove viene la paura di volare
Il carattere: siamo tutti diversi,
c’è chi è più avventuroso e chi è invece più timoroso.
L’influenza da parte degli altri: genitori o persone a noi
vicine che hanno la fobia dell’aereo.
L’esperienza diretta: un
volo parecchio turbolento può segnare profondamente chi ha già questa paura.
L‘esperienza indiretta:
leggere le descrizioni delle tragedie aeree
o guardare film sull’argomento mette ancora più ansia.
Gli
esercizi
Controlla il respiro: palpitazione
e sudore freddo si combattono respirando lentamente con l’addome. Per
esercitarti, sdraiati sulla schiena e appoggia un libro sulla pancia:
inspirando il libro si solleva, espirando si abbassa. La giusta frequenza è di
10- 14 respirazioni al minuto.
Usa l’immaginazione:
terrore del decollo? Pensando a quel
momento ti vedi in preda al panico e con il fiato corto. Visualizzati, invece
calmo e rilassato, sprofondato nel sedile di un mezzo sicuro. Ripeti
l’esercizio ogni giorno, per 5 minuti.
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